Si definisce Superbonus, l’agevolazione fiscale prevista dal cosiddetto Decreto Rilancio (Decreto – Legge 19 maggio 2020, n. 34, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno
al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da
COVID-19” convertito in legge, con modificazioni, 17 luglio 2020 n. 77) consistente nella
possibilità di detrarre dalle imposte dovute dal contribuente il 110% delle spese sostenute per il
rinnovamento energetico degli edifici, e per l’adeguamento sismico degli stessi.
Prima del decreto in parola, esistevano già due analoghi incentivi fiscali: i cosiddetti
Ecobonus, e Sismabonus, che davano la possibilità di detrarre una parte delle spese che
fossero state sostenute per interventi di miglioramento degli edifici.
Con il decreto Rilancio il legislatore ha innalzato l’importo della detrazione al 110% di quanto
effettivamente speso, aprendo la possibilità di consentire il finanziamento per intero della spesa
per alcuni tipi di interventi di ristrutturazione e recupero mediante l’abbattimento delle imposte
dovute allo Stato sull’IRPEF, a patto che gli interventi realizzino determinati standard di
valorizzazione degli immobili.
Accanto all’innalzamento della percentuale di spese detraibili, con il decreto Rilancio sono stati
previsti anche meccanismi di cessione del credito di imposta derivante dalle detrazioni, con la
possibilità di ottenere dall’impresa che esegue i lavori uno sconto in fattura pari all’intera
somma dovuta, o di ottenere il finanziamento dei lavori dagli istituti di credito, mediante
cessione a questi ultimi del proprio credito di imposta.